Fiori e coltelli a dare il benvenuto nella storia ai visitatori già numerosi nei primi mesi di primavera. Se Scarperia domenica si tingerà di colori con la 30° edizione dell’Infiorata che colorerà e profumerà le strade della “Terranuova Fiorentina” per gli amanti dei coltelli ci sarà un motivo in più per visitare uno dei “Borghi più belli d’Italia”.
Si apre sabato 29 maggio infatti il “XXI concorso nazionale per il miglior coltello amatoriale” , dedicato a Luciano Salvatici.
La manifestazione, in programma fino al 13 giugno, quando si concluderà con le premiazioni, si terrà in Palazzo dei Vicari, ombelico del paese mugellano e che ospita permanentemente il Museo dei Ferri Taglienti.
- Il concorso è strettamente riservato a dilettanti e comprende due sezioni: il coltello a lama fissa e quello a serramanico. I coltelli ammessi al concorso sono modellati e realizzati interamente dall’autore e saranno esposti nell’atrio del Palazzo dei Vicari con ingresso gratuito. La designazione dei vincitori è a insindacabile giudizio del Comitato Scientifico Del Centro Di Ricerca E Documentazione Dei Ferri Taglienti che compone la commissione giudicatrice. Il Concorso terminerà domenica 13 giugno con la premiazione dei vincitori nel Palazzo dei Vicari alle 8.
In contemporanea si aprirà sabato, e rimarrà aperta sino al 19 settembre prossimo, la Mostra “I Coltelli da lavoro. Il Maremmano” sempre all’interno del Palazzo dei Vicari. Nella mostra verranno esposti esemplari della collezione museale e riproduzioni del modello denominato “maremmano” eseguite dalle manifatture scarperiesi Il nome “maremmano” deriva dalla più antica area di produzione di questo modello, prodotto dalla metà dell’Ottocento ai primissimi anni del Novecento.
La sua caratteristica più specifica è la lama “a foglia” che lo distingue dal maremmano prodotto a Scarperia. Il maremmano di tipo scarperiese si differenzia nel profilo della lama, è stato prodotto dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Quaranta del Novecento.
Tra gli esemplari scarperiesi riveste particolare rilevo il “maremmano Nazareno” più noto come il “maremmano di Pescecane”. Questo coltello, conservato all’Archivio di Stato di Firenze, insieme ai documenti che ne tracciano la storia che segue, fu realizzato dal coltellinaio Gustavo Biffi di Scarperia. Fu oggetto di sequestro da parte della Pubblica Sicurezza nel febbraio del 1873, quando ne era proprietario Angelo Pelliccia, detto appunto Pescecane. Sulla lama riporta la scritta “Nazzareno”, un richiamo di natura probabilmente religiosa.
Il modello del maremmano è stato ripreso nel corso degli anni Novanta come ispirazione per riproduzioni destinate ai collezionisti. La mostra sarà inaugurata alle 18, preceduta, alle 17, dalla presentazione del Libro “Gente del Mugello” nella Sala Grande del Consiglio.
Fonte: Portale Giovani Mugello