
Fin dal tempo dei romani e poi ancora nel Medioevo, da questo territorio passava il più importante collegamento viario tra Firenze e Bologna. All’inizio del Trecento il Comune fiorentino per controllare al meglio una via di comunicazione tanto cruciale fondò gli agglomerati urbani di Scarperia (1306) e Firenzuola. Con i nuovi insediamenti, Firenze poté contrastare la feudalità sopravvissuta e avviare un nuovo sviluppo economico.
Il Mugello, infatti, è sempre stata un’area agricola molto florida appartenente al contado fiorentino, tanto da venir chiamato il “granaio della Repubblica fiorentina”.Terra di castelli, pievi e borghi, di gente di montagna in stretto contatto con la città, il Mugello dette i natali a importanti artisti come Giotto, Beato Angelico e Andrea del Castagno, nati rispettivamente a Vespignano nel 1267, a Vicchio nel 1395, a Castagno intorno al 1421.La presenza dei Medici in Mugello è documentata a partire dal XIII secolo. Come riporta il Libro di memorie di Filigno de’ Medici scritto nel 1374, fra il 1260 e il 1318 Averardo de’ Medici e il proprio figlio omonimo acquistarono in maniera lenta ma sistematica terre, poderi, boschi in Mugello, particolarmente nella zona di Cafaggiolo.
Nel corso del Quattrocento i Medici mantennero e svilupparono le loro proprietà in Mugello. L’architetto fiorentino Michelozzo fu incaricato da Cosimo I di ristrutturare le residenze di Cafaggiolo e del Trebbio. Ne nacquero le prime ville medicee, sia pure ancora dall’aspetto rustico ed essenziale, ma già intese come residenze sub-urbane dove il signore di città poteva ritemprare lo spirito e la mente e nel contempo seguire da vicino l’organizzazione e la produzione dell’azienda agricola affidata ai fattori.
Il Mugello oggi è una meta turistica affascinante perfetta per chi ama immergersi completamente nella natura, in paesaggi silenziosi e in ambienti ancora incontaminati.